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Francesco Chinchella  |
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Località: Recco |
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 Lunedì, 26. Luglio 2004 18:27 IP: 127.0.0.1
ciao a tutti,
...complimenti …che bel sito !!
la Paola Olcese (la moglie di Remo nonché mia cugina) mi ha fatto scoprire questo tecnologico portale che mi permette di farmi un giro ad Amborzasco anche quando sto a far la muffa in ufficio! .. ed è veramente una cosa magnifica.
probabilmente pochi si ricordano di me anche se le mie estati fino ai 14 anni le passate tutte lì(poi sono iniziate le scuole superiori e con esse le rimandature..), insieme a Giampiero, Franceschino ( quello che ora voi nelle foto chiamate Franz) che così veniva chiamato perché dei due franceschi ( l’altro ero io) era il più piccolo.
E poi c’era Ernesto, tutte le “femmine”, le capanne sotto la “ciosa”, le trappattane fatte da Giacomo, le scivolate giù per i prati con le tavole di legno sotto al sedere, i fantastici furti di pannocchie “acerbe” ancora verdi che erano squisite, soprattutto consumate sul posto in mezzo al campo, e poi, la festa quando arrivavano le balle di fieno, i giochi sul filo della teleferica .. la Marinin, il negozio dell’Agnese, il calcetto di Luigi, 50 lire una partita e poi a gara per non farsi andare giù le palline.. e poi ancora, le passeggiate a piedi fino al Penna, il “ciavegum”(..mi pare fosse così che lo chiamavamo..), le serate a giocare a guardie e ladri, le visite notturne nella parte alta del paese (super terrore !!), il rio negro, i prati delle rocchette, la stagione di andar per prugne, i salti giù per i prati, a chi toccava il bordo delle altalene, le biciclette, le gare di bocce, i giochi senza frontiere contro Allegrezze, il juke box e il flipper della Baita, andare alla sera nella stalla a prendere il latte con la pentola, la “Milia” che meglio di una campanile annunciava al paese l’ora di pranzo gridando “ ..Giampieroooo!!” e ancora e ancora e ancora..
Starei qui ancora ore a scrivervi cose che so che chi leggerà capisce, ma mi basta sapere che gente come voi, ama talmente Amborzasco da averci creato un sito.
E se vedrete arrivare un grosso, pelato, con la barba e direte “ma chi è?” bé sono io quello che quando era piccolo era biondino e magrolino e abitava da Giacomo, al pian terreno, u nevu da-a Mercede.
Grazie
Francesco Chinchella
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