La Val d'Aveto è una zona che si può definire
naturalmente e umanamente piuttosto chiusa, dal momento che è tutta circondata
da cime montagnose che sembrano proteggerla da qualunque influenza esterna ed
isolarla dai territori limitrofi mantenendo il fondovalle a 600m di altitudine.
Vi si accede attraverso più strade: la più conosciuta
è quella della Valle Sturla che ha inizio a Carasco e, dopo Borzonasca,
lascia il fondovalle per salire all'abitato di Brizzolara e di Bertigaro: in
questa fascia la macchia mediterranea cede il passo al castagno. Ancora pochi
chilometri, e l'apparire più insistente della roccia tra il manto erboso,
preannuncia il limite massimo del castagno e l'approssimarsi del
Passo
della Forcella quota 875m.
Un maggiore contrasto ambientale si avverte volendo raggiungere
il comprensorio attraverso la Val di Malvaro: da Monleone di Cicagna in Fontanabuona,
si arriva a Favale da dove la strada nel giro di pochi tornanti, raggiunge il
Passo della Scoglina,
tagliando diagonalmente il versante meridionale del monte Caucaso.
Si può raggiungere la Val d'Aveto da punti diversi
della Val Trebbia e più precisamente: da Montebruno passando da Barbagelata
e Costafinale, ci si immette nel valico della Scoglina che sale per Favale,
e da Fontanigorda si scende nella valle nei pressi del territorio di Rezzoaglio,
tra Cabanne e Farfanosa. Sempre dalla Val Trebbia si raggiunge l'Aveto da Ottone,
attraverso il passo di Veri e i paesi di Orezzoli, Vicosoprano, Vicomezzano
e Alpepiana.